Sarà effettuata lunedì l’autopsia sul corpo di Peppino Mele, l’allevatore di 83 anni, che venerdì sera è stato colpito e ucciso dalla benna dell'escavatore guidato dal figlio Efisio. Una doppia tragedia che ha scosso tutta la comunità di Ghilarza e che potrebbe avere anche strascichi giudiziari. Sono in corso gli accertamenti, la procura di Oristano ha aperto un fascicolo, quasi un atto dovuto. 

I carabinieri hanno raccolto tutti gli elementi utili a ricostruire l’esatta dinamica dell'incidente, hanno sentito a lungo il figlio Efisio, unico testimone di quel terribile incidente. Proprio lui stava eseguendo alcuni lavori nel terreno di proprietà, con l’escavatore stava spostando dei grossi massi per realizzare un muro di recinzione.

Secondo quanto riferito ai carabinieri della Compagnia di Ghilarza, il figlio avrebbe chiesto al padre di spostarsi e di non stare nelle vicinanze del mezzo in movimento perché era piuttosto pericoloso. Poi non è chiaro cosa sia accaduto, presumibilmente la benna della ruspa ha urtato Peppino Mele che è finito contro un grosso masso. Nonostante i soccorsi immediati, per l’anziano allevatore non c’è stato nulla da fare.

Adesso si attendono gli esiti di ulteriori accertamenti, domani sarà effettuata l’autopsia. Il magistrato dovrà poi verificare se c’è stata un’eventuale condotta colposa di chi era alla guida del mezzo, poi alla luce dei risultati si potrà delineare meglio il quadro. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Anche gli ispettori dello Spresal della Asl hanno avviato accertamenti ed effettuato un sopralluogo nel terreno. 

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