Confermata per domani 27 settembre, salvo allarme rosso da parte della Protezione Civile, la manifestazione organizzata dal Comitato nato in difesa dell'ospedale di Ghilarza e diretta a sollecitare la riapertura del punto di primo intervento del Delogu, la riorganizzazione della rete provinciale della sanità pubblica e il completamento delle piante organiche e dei servizi degli ospedali di Oristano, Ghilarza e Bosa.

Se le condizioni meteo dovessero essere proibitive la manifestazione sarà invece rinviata di una settimana, a domenica 4 ottobre.

Intanto il Comitato, per voce dei rappresentanti Raffaele Manca, Livio Deligia ed Immacolata Boeddu, annuncia che a guidare il corteo di protesta sulla 131 sarà il sindaco di Ghilarza Alessandro Defrassu, l'unico ad essersi dimesso in segno di protesta rispondendo all'appello del Comitato.

"Non è facile - dicono - per un Sindaco di periferia, sostenere e vivere la lotta, dura e quotidiana, contro tutto e contro tutti per difendere il diritto alla sopravvivenza della propria comunità e del territorio di appartenenza. Il Sindaco di Ghilarza, lasciato desolatamente solo dai suoi colleghi nella scelta delle dimissioni, ha fatto tale passo, per poter denunciare con più forza la mancata riapertura del Presidio di Primo Intervento del Delogu e il mancato rilancio della rete di sanità pubblica provinciale e dei suoi tre Ospedali di Oristano, Bosa e Ghilarza".

E chiariscono quindi, a proposito della manifestazione: "La partecipazione al cortei di macchine sulla 131, col limite di sole 100 presenze imposto per ragioni di sicurezza, è consentita esclusivamente alle autovetture che sono state liberamente segnalate e che dovranno convergere, fra le ore 9 e le 9.35, nel punto di raduno ubicato nell'area espositiva del Nuraghe Losa di Abbasanta".

Quindi le indicazioni operative: "Tutte le autovetture partecipanti saranno incolonnate all'arrivo dal servizio d'ordine del Comitato e potranno esporre bandiere, drappi o teli senza aste e di colore a scelta, ma non rosso, che sarà il colore utilizzato solo dalle auto della sicurezza interna, che dovranno essere immediatamente riconoscibili, per qualsiasi evenienza, dagli operatori della Polizia Stradale. Le vetture potranno contenere un massimo di quattro persone, autista compreso, opportunamente dotate di mascherina. Per tutti i partecipanti, esclusi quelli del Servizio d'Ordine, è fermo e assoluto il divieto di scendere, in qualsiasi momento, dal proprio automezzo per evitare ogni genere di assembramento".

A tutti i partecipanti verrà rilevata la temperatura e a tutti i guidatori verrà consegnato un modulo di rilevazione Covid 19, che dovrà essere conservato personalmente da ciascuno per i 20 giorni successivi alla manifestazione.

"Il corteo - aggiunge il comitato - delle autovetture, distanziate fra loro di una ventina di metri, si immetterà direttamente sulla S.S. 131 occupando solo la corsia destra e percorrendola, a una velocità non superiore ai 50 km. orari, fino al cavalcavia di Paulilatino, che sarà utilizzato per l'inversione del senso di marcia e il ritorno sulla S.S. 131 in direzione Abbasanta, fino a raggiungere la prima uscita per l'inversione di marcia in direzione Cagliari. Col ritorno sulla Carlo Felice avrà inizio il secondo giro del corteo che si concluderà non oltre le ore 12.30".

A conclusione del secondo giro, per rispettare le norme di prevenzione Covid 19, è stato abolito il raduno finale.
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