Nessun «fenomeno visivo di inquinamento marino» a Piscinas ma i controlli proseguiranno nei prossimi giorni in modo più approfondito.

La Capitaneria di Porto ha eseguito i primi rilievi sul fiume di fanghi rossi che ha invaso la spiaggia nel Comune di Arbus «al fine di verificare la presenza di fenomeni di inquinamento marino dovuti alla vicinanza del rio Irvi». Che sfocia in quello specchio di mare e ha portato con sé i residui della lavorazione delle miniere abbandonate ormai da 40 anni e mai bonificate

Dall’esito delle analisi, svolte «attraverso un pattugliamento a terra con personale dipendente e tramite una perlustrazione via mare con la propria unità navale dipendente M/V CP 728 non si sono rilevati fenomeni visivi di inquinamento marino».

Ma non finisce qui: «L’attività di monitoraggio nella zona continuerà da parte del personale di questo Comando, sotto il diretto coordinamento della Direzione Marittima di Cagliari». Già lunedì prossimo è prevista «un’attività congiunta con ARPAS al fine di effettuare campionamenti delle acque antistanti la spiaggia di Piscinas».

Da giovedì la spiaggia-gioiello della Costa Verde è invasa da un fiume rosso che «non è una sorpresa», è la presa di posizione del WWF. Quel che sorprende è che il problema «diventi degno di attenzione solo quando l’impatto è evidente e denuncia tutta la sua gravità». Intanto il video choc girato da un residente sta facendo il giro dei social e delle principali testate, anche nazionali. Il sindaco di Arbus è preoccupato e, sulle pagine de L’Unione Sarda, definisce «vergognoso» far girare quel video sui social, facendo una «pubblicità negativa che scoraggia i turisti».

«Un triste destino – afferma Paolo Salis – ogni anno la stagione turistica viene macchiata da fatti che fanno male al nostro territorio». Quel fiume, precisa, «non arriva tutto dai pozzi minerari, la maggior parte proviene dalla vicina diga Donegani, da dove volutamente è stata fatta uscire dalla valvola di sfogo sul fondo della struttura, nel rispetto delle regole del Genio civile che impone il mantenimento di un certo livello dell’invaso».

(Unioneonline/D)

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