Renata Moraes Rios, la psicologa brasiliana di 44 anni trovata senza vita domenica nella spiaggia di Narbolia, è morta per annegamento. È quanto emerso dall’autopsia, effettuata dall’équipe del medico legale Roberto Demontis: la donna ha ingerito acqua e sabbia, poi le onde e la corrente l’hanno portata a riva dove è stata ritrovata all’alba di domenica.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Oristano e della stazione di Narbolia, la psicologa sabato ha partecipato a una festa nel chiosco del camping in cui alloggiava: una serata insieme ai colleghi con cui stava seguendo un convegno internazionale di ecopsicologia.

Intorno alle 2 Renata Moraes Rios si è allontanata da sola per fare una passeggiata sulla spiaggia. Da quel momento nessuno l’ha più vista né sentita. L’ipotesi è che la donna, poco dopo aver lasciato le amiche, si sia fatta un bagno o sia stata trascinata dalle onde rimanendo in balia di un mare insidioso che non le ha lasciato scampo.

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