Arriva la solidarietà anche dall'Ordine dei medici di Oristano ai tredici dirigenti del San Martino che nei giorni scorsi hanno diffidato la Assl per averli obbligati a coprire i buchi di organico negli ospedali di Bosa e Ghilarza.

I medici sono stati di fatto obbligati a fare i pendolari, tra le tre strutture ospedaliere dell'Oristanese, pronto soccorso compresi, in regime di mobilità di emergenza. Nella diffida erano stati messi in evidenza come a causa di questa disposizione vengono continuamente sguarniti i reparti del San Martino, già carenti fortemente da anni di personale medico.

“L'Ordine ha preso visione della diffida inoltrata alla Assl dai dirigenti medici – si legge nella nota dell'Ordine dei medici di Oristano – e nella quale sono state evidenziate diverse illegittimità delle disposizioni con cui l'Azienda ha imposto loro di prestare la propria attività lavorativa anche nei presidi ospedalieri e nei pronto soccorso del Delogu di Ghilarza e del Mastino di Bosa”.

In questo contesto, secondo l'Ordine dei medici di Oristano, emerge una chiara violazione delle norme legislative e contrattuali in materia di orari di lavoro, mobilità e servizio di guardia.

Ma anche una violazione del regolamento aziendale in materia di gestione del personale, tanto che, allo stato attuale, si rischia anche l'intervento, non solo della competente autorità amministrativa, ma anche di quella giudiziaria.
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