Domenica 15 dicembre a Ghilarza l'iniziativa del Gruppo Onnigaza
Quest’anno sarà dedicata all’etnomusicologo francese Bernard lortat – Jacob, scomparso alcuni mesi fa e in passato ospite della manifestazione in diverse edizioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La trentanovesima edizione di “Non solo Incontri di Musica Popolare”, l’iniziativa del Gruppo Onnigaza di Ghilarza, quest’anno sarà dedicata all’etnomusicologo francese Bernard lortat – Jacob, scomparso alcuni mesi fa e in passato ospite della manifestazione in diverse edizioni. L’incontro, dal titolo “Organetti– Dai costruttori agli esecutori. La musica sulle ance della tradizione e dell’innovazione”, avrà come protagonista uno degli strumenti più diffusi nella musica di tradizione orale in Sardegna, in Italia ma anche in tantissime altre parti del mondo. L’appuntamento è per domenica 15 dicembre, all’auditorium comunale di Ghilarza alle 17.
In collaborazione con l’associazione Tundu su ballu di Nuoro, l’incontro avrà come protagonisti diverse figure tecniche che parleranno dello strumento, ognuno attraverso la propria esperienza e competenza: quella del costruttore, del suonatore, del compositore e dell’antropologo. Parteciperà all’evento Riccardo Tesi – compositore, organettista e animatore nel campo della cultura musicale italiana. Ha esordito negli anni Settanta nell’ambito della tradizione toscana dedicandosi anche alla ricerca e al confronto con altre realtà della musica tradizionale italiana ma anche quella francese, basca, occitana, inglese e malgascia.
Oltre alla musica tradizionale si dedica soprattutto al confronto e pratica della musica di altri generi: liscio, jazz e altri. Sono numerose le collaborazioni musicali, ad esempio con la cantante sarda Elena Ledda, l’organettista basco Kepa Junkera, il suonatore malgascio Justin Valì, la cantante e musicista portoghese Amelia Muge; con gli italiani Daniele Sepe, Piero Pelù, Gianna Nannini, Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Ornella Vanoni, Giorgio Gaber, Tosca, la Banda Osiris. Dal 1980 si dedica all’insegnamento e alla ricerca di una pedagogia adeguata agli strumenti popolari ed in particolare all’organetto diatonico. Per la sua intensa attività ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali. Ci sarà poi Massimo Castagnari.
«La ditta Castagnari deve le sue origini a Giacomo che, divenuto “padrone di bottega” sin da giovanissimo, ha avviato la produzione di organetti con sua moglie Ida. Insieme hanno trasmesso la loro passione ai figli Mario e Bruno, che a loro volta l’hanno tramandata alle generazioni odierne», spiegano gli organizzatori. Massimo Castagnari racconterà l’interessante storia della sua famiglia e del conosciutissimo laboratorio, nel quale lavora da sempre e nel quale si costruiscono strumenti musicali, soprattutto organetti, richiesti da tutto il mondo.
Tra i presenti Carlo Boeddu, uno degli organettisti sardi più conosciuti e apprezzati sia per la sua attività di suonatore solista sia come accompagnatore di gruppi folk sia come componente di diverse formazioni di musica etnica sarda. Ed ancora Marcello Marras, antropologo, direttore del Centro servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, e dal 2007 al 2014 docente di Etnocoreografia della Sardegna e di Laboratorio e studio della musica sarda nel corso di Etnomusicologia presso il Conservatorio Statale di Musica “G. P. da Palestrina” di Cagliari. Da circa trent’anni conduce ricerche sull’uso della musica, sul fare musica e sul Carnevale in Sardegna.