Sono sempre molto gravi le condizioni del dodicenne di Samugheo che venerdì mattina è precipitato in bici dalla scogliera tra Putzu Idu e S'anea scoada, nella marina di San Vero Milis.

Il quadro clinico è stazionario: i traumi alla testa, al torace e all'addome sono piuttosto seri e i medici del Brotzu di Cagliari non si sbilanciano.

Il ragazzino è in coma farmacologico e da ieri per i genitori, i familiari e gli amici è iniziata una snervante attesa nella speranza di un miglioramento. Da subito si è capito che la situazione era molto grave: il volo di otto metri mentre in bici percorreva un sentiero stretto lungo la falesia è stato devastante.

E da venerdì a Samugheo, paese d'origine del ragazzino, e nelle borgate marine di San Vero Milis, dove andava abitualmente in vacanza con la famiglia, si vive con il fiato sospeso, come confermano i sindaci Antonello Demelas e Luigi Tedeschi.

Quest'ultimo si è anche recato in ospedale per stare vicini ai familiari. Lungo la scogliera di S'Architteddu, invece, sembra che non sia accaduto nulla se non fosse per i nastri biancorossi dei vigili attorno alle transenne. I divieti ci sono e c'erano già da tempo ma nessuno li rispetta.

Il sindaco di San Vero Milis Luigi Tedeschi anche oggi ha mandato la polizia municipale per effettuare controlli, ma la voglia di fare un selfie su un roccione a picco sul mare (e a rischio crollo) sembra più forte.

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