A Oristano parte la bonifica delle discariche abusive. Il progetto, finanziato con il programma dei cantieri Lavoras, consentirà di bonificare tutte le aree della periferia.

Come spiega l’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri "saranno impiegati altri sei operai e potremo finalmente intervenire in maniera più incisiva per ripulire alcune zone della città".

Le aree più critiche sono le strade di periferia come quelle vicine a via Ghilarza, al vecchio stabilimento dello Zuccherificio, ma anche intorno alle piste ciclabili, agli ingressi della città passando dal Rimedio, da Brabau e da Santa Giusta. E ancora si potrà intervenire per ripulire anche le pinete di Torregrande che, soprattutto nelle zone più lontane dal centro abitato, sono spesso il punto preferito dagli incivili per abbandonare i rifiuti. E si trova di tutto: dalla plastica ai bustoni di immondezza indifferenziata e persino rifiuti pericolosi come pneumatici e lastre di amianto. Il progetto di bonifica, dopo mesi di attesa, può partire perché nelle casse del Comune è arrivata un’anticipazione del 30 per cento (la somma complessiva che finanzia anche gli altri progetti Lavoras è di 752mila euro).

Ed è una significativa boccata d’ossigeno per l’amministrazione dal momento che per la bonifica di queste discariche a cielo aperto la spesa minima è di oltre tremila euro (anche se i costi possono salire in base al tipo di rifiuti e alle dimensioni della discarica), costi aggiuntivi e imprevisti per le finanze comunali.
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