Il Comune ha avviato la procedura per rientrare in possesso della darsena fluviale che, dopo lo scioglimento della società mista che lo vedeva presente quale socio di minoranza nella sua gestione, viene ora gestita da una società privata, la Porto di Bosa Srl. Entro il mese in corso, la società privata ha tempo per opporsi al procedimento avviato e restituire a Bosa la gestione della Darsena fluviale. Se non sarà opposto ricorso al TAR, invece, alla scandenza del termine il Comune procederà al recupero del bene, costituito dall'area portuale e dalle relative infrastrutture. L’epilogo dell’ormai lunga vicenda è ormai prossimo: la questione della gestione della darsena alla foce del Temo sarà decisa dal Giudice amministrativo o da quello delle Esecuzioni. Il sindaco Luigi Mastino spiega: <i passi che, come Amministrazione e come Comune, era nostra responsabilità compiere, sono stati compiuti>.. Per l’amministrazione e per gli uffici comunali, quel sito e quegli impianti vengono ora di fatto gestiti senza titolo e la stessa Regione ha ritirato le autorizzazioni demaniali concesso per l’utilizzo del fiume. Negli ultimi giorni, considerato che l’avvio del procedimento per il recupero della darsena, di fatto supera le ragioni che motivarono l’incarico, l’Ente ha pagato all’avvocato Diego Lumbau, che lo ha assistito con consulenze tecniche ed indicazioni operative, la parcella per un importo di circa 9 mila euro, relativa alla fase di studio della controversia. Aprile sarà il mese della verità: o il Comune rientrerà in possesso della darsena o dovrà cimentarsi con il socio privato in una controversia legale che non sarà certo breve.
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