Danni del maltempo e stato di calamità nell'Oristanese
Grandi problemi a Samugheo e FordongianusMentre ancora imperversa il maltempo si iniziano a contare i danni. A Samugheo e Fordongianus gli esecutivi comunali sono pronti a dichiarare lo stato di calamità naturale. Da sabato è chiusa al traffico la provinciale Samugheo - Busachi: a causa delle forti piogge è quasi crollata. In particolare si è verificato il crollo di un attraversamento di un ruscello, che si è ingrossato parecchio tanto da scalzare il ponte e provocare l'abbassamento della strada. La provinciale è stata quindi chiusa ma il forte vento più volte ha rovesciato le transenne e c'è chi, ignaro del pericolo, sta transitando.
Il sindaco Antonello Demelas, anche via Facebook, più volte ha esortato a prestare la massima attenzione e a non transitare assolutamente nell'arteria stradale che potrebbe crollare da un momento all'altro. Per questo dal Comune sperando che la Provincia intervenga quanto prima.
Ma i danni sono ingenti in tutto il territorio di Samugheo. Parecchio compromessa la viabilità rurale e molte aziende hanno subito danni pesanti. "Oggi l'ufficio tecnico è impegnato con la conta dei danni. Domani mattina ci riuniremo con la Giunta per adottare una delibera urgente e dichiarare lo stato di calamità naturale. Stiamo facendo una ricostruzione precisa dei danni subiti", spiega il vice sindaco Maurizio Frongia.
Tantissimi i danni anche a Fordongianus dove la piena del fiume sabato pomeriggio ha sommerso le antiche terme, i bagni termali e danneggiato chiosco e biglietteria. Iniziate le operazioni di pulizia ma prima che si possa riaprire passerà del tempo. Un problema non da poco, tanto più che proprio questo periodo dell'anno vede tantissimi utenti arrivare a Fordongianus per i bagni termali. Erano stati riaperti da qualche settimana dopo lo stop forzato per un problema analogo. La situazione adesso però sembra più grave.
Anche il sito archeologico oggi non è fruibile e domani si procederà con la pulizia. "I danni sono notevoli sia nell'area termale che in località S'Isca - afferma il sindaco Serafino Pischedda -. Noi dichiareremo lo stato di calamità naturale. Speriamo almeno questa volta di poter contare su qualche ente sovracomunale. Noi sindaci siamo lasciati soli con la nostra collettività. Il problema è appunto che ci troviamo in ogni occasione a gestire emergenze come questa completamente soli".