Scambio di idee e confronto sulle strategie, formazione e ruolo che le piccole e medie imprese della Sardegna giocano ogni giorno per far progredire la regione. Questi gli ingredienti della convention organizzata ieri all'Horse Country Resort Congress di Arborea, da Confapi Sardegna, per festeggiare i primi 50 anni dalla sua fondazione. «Il ruolo della Sardegna economica nell'Italia post Pnrr», è il titolo scelto per delineare la giornata di lavori articolata in due sessioni.

Diminuiscono gli associati Confapi in Sardegna, ma aumenta il fatturato. Dal 2013 al 2022, il numero di imprese è passato da 1188 a 984. Questo potrebbe indicare un calo nell'adesione o una variazione nella struttura dei soggetti operanti sull'Isola. Ciononostante, il fatturato di Confapi Sardegna è salito dai 270 milioni di euro del 2013 ai 371milioni del 2022.

Le categorie merceologiche rappresentate includono: edilizia, metalmeccanica, agroalimentare, turismo e servizi. Secondo il presidente nazionale Confapi, Cristian Camisa, «la posizione geografica della Sardegna richiede oggi, come non mai, interventi infrastrutturali e l'implementazione di politiche industriali sistemiche. Ma rappresenta anche un asset fondamentale, crocevia del Mediterraneo, avamposto anche logisticamente strategico. La Sardegna, grazie alla sua morfologia, deve puntare a essere un valido esempio di regione green e di sostenibilità ambientale: isola rinnovabile e locomotiva di quella transizione gemella in cui siamo impegnati in prima fila con le nostre imprese. Qui università, istituzioni e aziende possono lavorare insieme, e lo stanno già facendo con ottimi risultati con il contributo di Confapi Sardegna, verso un uso sostenibile delle nuove tecnologie applicate anche al turismo».

«È un momento di fondamentale importanza per Confapi e per il mondo economico sardo, una fase in cui la crisi degli anni passati sembrerebbe superata: ci avviciniamo a grandi sfide legate sicuramente al Pnrr. È un'occasione per il riscatto delle aziende isolane, che hanno subito grossi contraccolpi negli anni scorsi e anche recentemente, soprattutto a causa della pandemia dove abbiamo sofferto più che in altre regioni», ha osservato il presidente di Confapi Sardegna, Giorgio Delpiano, «adesso, bisogna puntare tutto su un modello d'impresa differente, quello delle Pmi, che può creare ricchezza e uno sviluppo di economia endogena capace di stare alla base della ripresa e del riscatto delle imprese dopo anni difficili».

(Unioneonline)

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