Una esercitazione nel mare antistante l'Area marina del Sinis finalizzata a contrastare l'eventuale inquinamento prodotto da una fuoriuscita di idrocarburi di una imbarcazione.

L'operazione, denominata "Pollex 2018", ha visto impegnate le unità navali della Guardia Costiera, della Finanza e della Questura, insieme al battello disinquinante "Cristallina Bunker" della società Castalia e ai mezzi operativi del gruppo ormeggiatori e della Società Tharros Marittima.

Nelle prime ore del mattino l'imbarcazione "Anna Seconda", in transito nella zona a nord di Capo San Marco, a causa di un'avaria ai motori, dopo aver urtato degli scogli semisommersi ha simulato lo sversamento in mare del combustibile.

La Capitaneria di porto di Oristano, sotto il coordinamento del comandante Antonio Frigo, ha fatto scattare il piano di intervento antinquinamento inviando sul posto i mezzi navali.

Gli specialisti della "Cristallina Bunker", dopo aver posizionato 100 metri di barriere galleggianti e circoscritto l'area interessata dallo sversamento, ha quindi provveduto alla bonifica del tratto di mare.

"L'esito dell'esercitazione - spiega una nota della Capitaneria - ha messo in evidenza un'ottima sinergia tra tutti gli operatori pubblici e privati, raggiungendo gli obiettivi previsti dal piano di emergenza. Questa esercitazione scaturisce infatti dalla necessità di verificare il livello di efficienza degli uomini e dei mezzi per preservare l'ecosistema marino in caso di sversamento di idrocarburi".
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