Il Tar Sardegna dà ragione al comune di Cabras: dal 6 giugno partirà l'installazione del pontile galleggiante a San Giovanni di Sinis, in località Mare Morto, da parte dell'Area marina protetta.

La struttura dovrebbe essere operativa per la nuova stagione da venerdì 10 giugno.

Lo scorso luglio, con ordinanza della camera di consiglio, i giudici amministrativi avevano rigettato la richiesta di sospensiva presentata in via cautelare a seguito del ricorso di Adina, l'associazione dei diportisti nautici che già gestisce uno scalo d'alaggio e che non ha mai sposato il progetto del Comune, rivolto anche alle persone con disabilità motorie.

Oggi, annuncia in una nota l'amministazione, è arrivato il no definitivo.

Il sindaco Andrea Abis spiega che la vicenda ha "causato un forte ritardo nell'installazione del pontile galleggiante, arrecando un danno sia all'utenza diportistica, che ha potuto usufruire del servizio solamente dal mese di luglio, nonché un danno economico alle casse comunali a causa dei più elevati costi del cantiere".

Le maggiori spese conseguenti al blocco giudiziario hanno riguardato il noleggio anche per il mese di giugno 2021 del box-ufficio predisposto per il presidio di sicurezza dell'area e assistenza all'ormeggio, e il rimborso dei biglietti aerei all'impresa che avrebbe dovuto giungere in Sardegna per il collaudo del sollevatore a bandiera e che non ha potuto procedere a causa della sospensiva cautelare.

"Superiamo questa vicenda con maggiori motivazioni sul valore e l'importanza dei servizi pubblici che l'Area marina protetta può erogare ai cittadini, con politiche di tutela e sostenibilità della pesca e di un territorio a forte vocazione turistica", chiude il primo cittadino di Cabras.

(Unioneonline/v.l.)

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