Un incubo che ritorna. Dal 2 novembre tantissimi cittadini di Cabras saranno senza medico. La guardia medica diurna che ormai da mesi sostituiva i medici andati in pensione non garantirà più il servizio.

È tutto scritto in un cartello affisso in una delle due finestre dell’ambulatorio di via Tharros. Una notizia che ha mandato su tutte le furie molte persone. In tanti si sono rivolti al sindaco per capire come comportarsi.

Il primo cittadino Andrea Abis è fiducioso: “Non è una situazione semplice. Per ora so che a breve verrà assunto un nuovo medico. Nel frattempo però la Asl mi ha  assicurato che i pazienti verranno presi in carico automaticamente dai medici di base in servizio a Cabras ai quali  è stato permesso nuovamente di avere fino a 1800 pazienti. Ora vediamo se effettivamente questo accadrà”.

Intanto però c’è chi scalpita. La consigliera Alessandra Lochi bacchetta Abis accusandolo di aver fatto poco per risolvere il problema: “Le scadenze erano già tristemente note - si legge nel documento. Sorge spontaneo chiedersi, al netto dei selfie in occasione delle manifestazioni di piazza, cosa abbia fatto negli ultimi mesi il sindaco in vista di questa inesorabile scadenza per provare a proporre o a concertare con chi di dovere, perlomeno una nuova soluzione tampone. Vogliamo sapere in quali tavoli cagliaritani e oristanesi ha fatto sentire la sua voce in rappresentanza dei suoi concittadini. Questo dovrebbe dire un sindaco ai concittadini che invocano imploranti ‘non ci abbandoni, non possiamo stare senza medico, faccia qualcosa’". 

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