Cabras: sui vaccini botta e risposta tra il sindaco e la consigliera di maggioranza
“I consiglieri – dice Lochi – fanno attività politica per rispondere alle esigenze dei cittadini, non certo all'ego del sindaco di turno”
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Sui vaccini è ancora polemica. Dopo che il sindaco di Cabras Andrea Abis ha risposto alla consigliera Alessandra Lochi che aveva chiesto di sapere con quali criteri sono stati individuati i soggetti fragili che hanno ricevuto i vaccini al centro polivalente, visto che a detta sua risulta che alcuni sarebbero stati contattati dal sindaco e dal vicesindaco, ora parla lei. «Mio malgrado sono costretta a replicare alle gravissime affermazioni riportate dal sindaco che ha scelto di fare un uso personalistico del consiglio comunale, lanciandosi in un'intemerata nei miei confronti, in quanto, forse, colpevole di non avere formulato quesiti che fossero di suo gradimento. I consiglieri fanno attività politica per rispondere alle esigenze dei cittadini, non certo all'ego del sindaco di turno. Considero poco fine sotto il profilo dello stile e alquanto patetica nella sostanza la pretesa del sindaco di ergersi a paladino dell’etica. Ritengo che il suo intervento rappresenti un pericoloso precedente, il cui risultato è quello di svilire la dignità dei consiglieri».
Abis durante il Consiglio comunale aveva riferito di aver chiesto lui ai medici di famiglia di individuare i soggetti fragili. «Poi sono avvenute le chiamate di prenotazione che sono state effettuate dal Comune - aveva detto - e dalle figure che hanno collaborato con me tra cui il vice sindaco, l’assessore alle politiche sociali e diversi consiglieri». Abis aveva riferito di non tollerare chi getta fango sulla onorabilità delle persone. E che le interrogazioni devono essere chiare, oggettive e non di basso e infimo profilo.