Serve lana. Di tutti i tipi e di tutti i colori. Poi ci penserà Liana Musiu a imbastire coperte, plaid, sciarpe, scialli, mantelle e tanto altro ancora.

E quando tutto sarà pronto il prezioso bottino verrà spedito alle popolazioni terremotate del centro Italia.

Un atto di generosità per aiutare chi vive nei container, spesso al freddo.

A pochi metri dalla chiesa di Santa Maria Assunta, a Cabras, c'è un vero e proprio laboratorio di lana.

È la casa si Liana Musiu, 58 anni.

Lei già da tempo trascorre le sue giornate lavorando all'uncinetto per aiutare i meno fortunati.

Tutto è iniziato circa un anno fa, curiosando su Facebook: "Per caso avevo scoperto l'esistenza di un gruppo di ragazze che si occupava prima di ricevere tutto quello che veniva confezionato con la lana dai volontari sparsi in tutta Italia per poi consegnare l'occorrente per riscaldarsi ai terremotati - racconta Liana -. A quel punto ho deciso di contattarle e iniziare questa bellissima avventura. Ormai non conto più tutto quello che sono riuscita a cucire e spedire".

Ecco quindi l'appello, importantissimo per regalare un sorriso a chi non ha più nulla.

"Basta veramente poco. Se ognuno di noi mettesse a disposizione qualche gomitolo di lana riuscirei a fare ancora di più. Io abito a pochi metri dalla chiesa principale del paese. É facile trovarmi".
© Riproduzione riservata