Questa volta il salto in alto non viene richiesto, come nemmeno gli esercizi alla sbarra. Forse a causa delle polemiche di alcuni mesi fa. Chi vorrà diventare vigile urbano dovrà però ugualmente superare delle prove fisiche.

Così ha deciso il Comune di Cabras che pochi giorni fa ha pubblicato il bando per l’assunzione di un agente a tempo indeterminato. Le prove di abilità, infatti, sono a discrezione delle amministrazioni. In questi giorni però in tanti si chiedono come si comporterà il Comune se alle selezioni si presenterà una donna in stato di gravidanza. I candidati che superano le prove scritte e orali dovranno infatti cimentarsi in altre tre fisiche. Una prevede 50 salti con la fune, c’è poi il test navetta, una sorta di gara di velocità  e infine piegamenti sulle braccia a corpo teso. Sforzi che una donna in attesa non potrebbe mai sostenere.

Sul caso di Cabras si è soffermato Salvatore Usai, il segretario provinciale della Cisl. «Ci troviamo di fronte ad una chiara discriminazione sessista - ha detto -. Purtroppo succede in tanti Comuni. Il Comune potrebbe tranquillamente modificare il regolamento comunale con una delibera di giunta, mettendo nero su bianco che, in caso di una vincitrice in stato di gravidanza, verrebbe seguita una procedura differente».

Il sindaco Andrea Abis dice subito che le prove fisiche a suo avviso sono importanti: «In servizio lungo la costa sono necessari vigili abili e pronti ad intervenire in qualsiasi situazione. Per quanto riguarda le donne in gravidanza vediamo se si presenterà il caso. Solo dopo decideremo il da farsi».

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