Nel 2022 era a un passo dall’Igp, Indicazione geografica protetta. Cosi aveva annunciato l’allora assessora regionale Gabriella Murgia, durante il Festival della bottarga a Cabras: «Questo alimento deve essere tutelato al meglio per distinguerlo sul mercato dai concorrenti, la Regione è al lavoro». Da allora però silenzio assoluto e pratiche ferme. Per l’oro giallo non è mai arrivato l’Igp ma nemmeno il marchio Doc e Dop. I pescatori di Cabras per ora si accontentano infatti del Presidio Slow Food. Il riconoscimento, arrivato dopo anni di impegno e richieste da parte dei pescatori del Consorzio Pontis che gestiscono lo stagno di Mar'e Pontis, è stato ufficializzato qualche giorno fa alla manifestazione Slow Fish 2025, al Porto Antico di Genova.

Per i due importanti marchi di qualità che da tempo hanno altri prodotti sardi come il pecorino, l’agnello, il carciofo spinoso, lo zafferano e i culurgiones, che attestano l'origine geografica  tutelando sia i consumatori che i produttori, i pescatori di Cabras devono attendere.

«Sappiamo solo che da parte della Regione c’era l’intenzione di proteggere questo alimento ma ancora non sappiamo a che punto sia l’iter  - spiega Carlo Urrai,  vice presidente del Consorzio Pontis - Noi siamo convinti di essere conosciuti in tutto il mondo, ma in realtà non è così. Ecco perchè è importante avere più riconoscimenti. Ora però ci godiamo questo primo importante traguardo».
Sono stati i pescatori tempo fa a presentare la candidatura per ottenere la certificazione. Poi sono arrivati i controlli e verifiche sul campo: è stata analizzato dalla pesca nello stagno e la  preparazione della bottarga.

«Nessuno ora, se non noi, potrà vendere la bottarga dicendo che è pescata  nello stagno di Cabras - va avanti Carlo Urrai - Solo noi abbiamo questa certificazione. Siamo gli unici ad avere questo prodotto certificato». E sul futuro Urrai spiega: «Venderemo più bottarga? Chissà. Dipende innanzitutto dalla produzione. Ma è anche vero che il nostro prodotto potrà essere più richiesto». Il Presidio è nato grazie al sostegno del Gal Sinis e del Flag Pescando, e al lavoro della Condotta Slow Food Terre Oristanesi e di Slow Food Sardegna. 

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