Il Carnevale, almeno a Cabras, non è per tutti. Alla grande festa che questa mattina ha organizzato il Comune, in piazza Don Sturzo, con tanto di animazione, musica e dolci per gli studenti del paese, mancavano tutti i ragazzi della scuola secondaria di via Trieste.

Per loro nessun ballo maschera in piazza. Immancabili i malumori da parte dei ragazzi rimasti in classe e le polemiche da parte delle famiglie.

Tantissima la delusione da parte dell’amministrazione che per organizzare l’evento ha sborsato circa otto mila euro, tra la festa della mattina e quella della sera.

È stato il dirigente scolastico Paolo Figus a decidere di non far partecipare gli studenti alla festa: «La decisione è stata presa in collaborazione con gli insegnanti. Poiché negli anni scorsi si sono verificate vicende spiacevoli abbiamo deciso di non fare partecipare i ragazzi che comunque a scuola hanno potuto festeggiare ugualmente il Carnevale».

Il sindaco di Cabras Andrea Abis ha tentato in tutti i modi, sia formalmente ma anche con una nota scritta, di far cambiare idea al dirigente: missione fallita.

«Sono molto deluso e dispiaciuto - commenta Abis - Ho saputo della decisione del dirigente appena tre giorni fa. Non vedere i ragazzi alla nostra festa che ha unito l’intero paese non è stato bello. Dopo due anni di chiusure a causa del Covid  e tanta solitudine per loro sarebbe stato un motivo di svago».

L’assessore alla Cultura Carlo Trincas: «Tenere tutti i ragazzi a scuola per colpa di un episodio che tempo fa ha riguardato due ragazzi non mi sembra educativo». Ma non solo: a Riola Sardo, stesso Istituto comprensivo, gli studenti delle medie hanno avuto il permesso di festeggiare il Carnevale: «I ragazzi  - conclude Trincas  - sono tutti uguali».

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