L'elenco è lungo: a pochi metri dal mare ci sono seggiolini per bambini, quelli che si utilizzano in auto, giocattoli vecchi di grandi dimensioni, lettini da spiaggia vecchi e arrugginiti, passeggini, ombrelloni, ventilatori, sedie in plastica rotte e cibo in putrefazione. Tutto il Sinis è già nelle mani degli incivili. Tra poco però scenderanno in campo le forze dell'ordine e verranno installate anche delle micro-videocamere.

Da diversi giorni diversi cumuli di rifiuti danno il benvenuto ai turisti che arrivano lungo la costa del Sinis per godersi il primo sole della stagione. Anche a Is Arutas, il litorale più frequentato: a ridosso dei cassonetti che il Comune di Cabras ha sistemato per consentire ai vacanzieri di eliminare tutta l'immondizia accumulata in spiaggia, ci sono rifiuti di ogni genere.

È evidente che si tratta di qualcuno che non arriva dalla spiaggia ma da qualche abitazione e che si voleva disfare di tutto ciò che non serviva più. Un danno d'immagine per il territorio del Sinis, ma anche per le casse del Comune visto che si tratta di rifiuti speciali. Ogni volta il Comune deve intervenire per bonificare le discariche a cielo aperto. Eppure per smaltire questi rifiuti basterebbe contattare gli operatori dell'ecocentro e concordare il ritiro.

Il sindaco Andrea Abis: «Tutto vero, siamo stracolmi di rifiuti che arrivano dalle abitazioni, questo è grave. A questo punto non ci rimane che intervenire in maniera forte. Stiamo programmando dei servizi mirati in collaborazione con le forze dell'ordine: servono appostamenti. Ma verranno installate anche delle piccole videocamere in modo da cogliere sul fatto gli incivili. Abbiamo capito che è l'unica maniera per fermarli».

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