Non solo guerre tra abusivi, invasione di cormorani e fondali sporchi. Questa volta lo stagno di Cabras diventa oggetto di studio. Da domani prende il via un workshop internazionale. Per una settimana gli studenti del Politecnico di Torino, del Shangay Jiao Tong University e dell’Università degli Studi di Cagliari, parteciperanno a fasi di rilievo architettonico e del contesto paesaggistico dello stagno, con la finalità di giungere ad elaborare proposte progettuali da discutere e condividere con la comunità locale.

Focus dell’attività sarà costituito dallo studio di proposte per la valorizzazione dell’ambiente. L’attività pratica verrà affiancata quotidianamente da quella didattica, volta ad esplorare, riunire, sintetizzare gli elementi utili per la conoscenza, la progettazione e la valorizzazione del territorio del Sinis. Tecniche di costruzione in terra cruda e legno, conservazione della memoria, consolidamento e recupero con tecnologie moderne e materiali tradizionali, benefici per l’ambiente e il benessere delle persone legati all’intelligenza del sapere tradizionale ed economia circolare saranno alcuni degli argomenti oggetto di contributi da parte di diversi esperti.

A conclusione del workshop, saranno presentati pubblicamente gli esiti, intorno ai quali sviluppare considerazioni e dibattito. Il workshop si colloca in continuità con l’attività avviata nel 2018 sul tema “Save The Traditional Village” , che scaturiva da un progetto della Shanghai Jiao Tong University, in collaborazione con il Collegio di Architettura del Politecnico di Torino, finalizzato alla definizione di linee guida intorno alla salvaguardia e valorizzazione dei villaggi storici tradizionali.

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