Il sit-in di protesta a Mont'e Prama è terminato, ma le polemiche non si placcano.

Questa volta ad alzare la voce sono tutti i consiglieri di minoranza del Comune di Cabras, ieri in prima fila a sostenere sin dalle prime ore del mattino la battaglia che sta portando avanti la Fondazione Nurnet, promotore e organizzatore della protesta che è andata in scena fuori dal sito archeologico di Mont'e Prama dove non si vede nessun archeologo al lavoro ormai da due anni.

I consiglierei seduti nei banchi dell'opposizione non hanno gradito il fatto che il sindaco di Cabras Andrea Abis inizialmente aveva deciso di non partecipare al sit-in perché impegnato in una giornata ecologica.

Alla fine però anche lui ha raggiunto il sito.

Intanto però l'opposizione protesta: "Noi rappresentiamo il territorio di Cabras, casa delle statue di pietra, ecco pechè la nostra presenza era obbligatoria - hanno detto Gianni Meli, Antonello Fara, Federica Pinna, Sara Meli e Antonello Manca -. La nostra presenza durante queste manifestazioni è un atto doveroso, sperando che il sito di Mont'e Prama possa tornare ad essere fruibile e protagonista di nuove scoperte. Fortunatamente il sindaco ci ha ripensato. Altrimenti il paese non avrebbe fatto di certo una bella figura. Ben vengano quindi sensibilizzazioni attraverso azioni e convegni. È giusto tenere alta l'attenzione sui Giganti. Tutti assieme si può ottenere qualcosa".
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