Niente Puc. A Cabras anche il 2024 si chiude senza l’approvazione del Piano urbanistico comunale, l’importante documento che regola l’uso del territorio. Buone notizie invece per il Piano di utilizzo del litorale: dopo il benestare della Provincia la parola passerà alla Regione. Mentre va a rilento il Piano particolareggiato del centro storico: a breve sbarcherà in Consiglio per una nuova approvazione. È ancora un miraggio.

«Approvare un Puc a Cabras è un’impresa difficilissima per la presenza dello stagno e dei canali - racconta il sindaco Andrea Abis - Ci sono tantissimi vincoli a causa del rischio idrogeologico che si devono per forza eliminare. Per farlo però ci vogliono studi e tanto lavoro che è in corso da quando ci siamo insediati. L’Ufficio tecnico dovrebbe avere il doppio del personale per affrontare e portare a termine questa impresa. Tra poco ci sarà un ingegnere in più, il concorso si è appena concluso».

Il Piano di utilizzo del litorale è stato adottato dal Comune ad aprile scorso. Ora si trova negli uffici della provincia per la Valutazione ambientale strategica. Poi il documento sarà inviato in Regione per l’approvazione o la bocciatura. Il Piano prevede che le concessioni demaniali in spiaggia passino da 2 a 12. Prevista poi una gamma di servizi turistici stagionali fra ombrelloni e sdraio, bar, ristoranti, punti ristoro, parcheggi, servizi igienici e zone attrezzate per lo sport. Una  svolta insomma.

Il Piano particolareggiato, adottato anche questo ad aprile del 2023, fondamentale per la pianificazione urbanistica del centro, zoppica: «Abbiamo ricevuto tantissime osservazioni, sia dai cittadini che dai tecnici - spiega il sindaco  - Ora gli uffici sono al lavoro per le modifiche. Poi dovrà essere approvato di nuovo in Consiglio». 

© Riproduzione riservata