C’è un’evasione di circa 220 mila euro. Linfa vitale che manca nelle casse comunali.

A Cabras il 20% dei cittadini non paga le tasse da diversi anni. Sia l’Imu, l’imposta che si versa per il possesso dei beni immobiliari, la Tari, e cioè la tassa sui rifiuti e infine la Tasi, che viene utilizzata per garantire la copertura dei cosiddetti servizi indivisibili come l’illuminazione pubblica, la manutenzione stradale e del verde pubblico e tanto altro ancora.

Da un accertamento da parte degli uffici comunali risulta che negli ultimi cinque anni il debito dell'Imu è salito a 171 mila euro, per un totale di 297 cartelle. Nel 2018 era di 86 mila, nel 2019 di poco più di 40mila, tre anni fa di 29 mila. Nel 2021 la cifra si è abbassata: l’evasione è stata di otto mila e 700 euro, nel 2022 di sei mila e 400 euro. L’evasione accertata per la Tasi è invece di 35 mila euro per un totale di 206 cartelle.

E riguarda il 2018 e il 2019. Nel primo caso nelle casse comunali non sono entrate 23 mila euro, nel secondo poco più di 11mila. Per quanto riguarda la Tari invece negli ultimi cinque anni il Comune ha accumulato un debito di 11 mila euro per un totale di 10 atti.

«Si tratta di un’attività che gli uffici compiono regolarmente  - spiega il sindaco Andrea Abis -  In alcuni casi abbiamo capito che si tratta di dimenticanze, ma abbiamo constatato anche che diversi cittadini non hanno dichiarato di possedere degli immobili. Nei prossimi giorni nelle case dei cittadini arriveranno le cartelle per il pagamento. Meglio stare attenti alla propria posizione, anche perché altrimenti si rischia la sanzione. Chi ha dei problemi può anche rateizzare l’importo». 

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