Hanno raccontato ciò che hanno vissuto durante la tossicodipendenza, ma anche come sono riusciti poi a uscirne definitivamente. Gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Cabras questa mattina hanno partecipato ad un workshop interattivo nell'ambito del progetto WeFree, promosso dalla Comunità di San Patrignano.

Un progetto rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 19 anni, ai genitori, agli educatori e agli insegnanti. L'iniziativa è stata proposta dall'assessorato alle Politiche Sociali, con l'obiettivo di contrastare l'uso delle sostanze stupefacenti. Durante il workshop intitolato “La torta di Fede”, ogni fetta del dolce ha simbolicamente rappresentato una parte della vita, guidando gli studenti a riflettere sulle proprie scelte.

«Tutte le attività realizzate nel progetto WeFree sono caratterizzate dal continuo riferimento ad un tema principale: "Dipende da Noi" - afferma il presidente provinciale del Gruppo di appoggio Comunità di San Patrignano, Alberto Manca -. Un filo che lega i format di prevenzione, gli incontri con gli studenti, la formazione e gli eventi sul territorio e che si basa su due principi cardine: consapevolezza e responsabilità. Gli obiettivi del progetto sono quelli di rafforzare i giovani dal punto di vista relazionale, emotivo e valoriale, e aumentare le competenze e la collaborazione».

«Abbiamo accolto con favore la proposta della Comunità di San Patrignano, che si è inserita pienamente nel percorso educativo che il Comune dedicato agli adolescenti e alle loro famiglie - ha sottolineato l'assessora alle Politiche Sociali Laura Celletti - L'esigenza di lavorare sui giovani e di porre loro le giuste attenzioni è diventata una priorità istituzionale, affinché possano restare saldi all'interno della rete comunitaria e si riducano i casi di devianza durante questa delicata fase della vita».

Soddisfatto il dirigente scolastico Paolo Figus: «Gli operatori della comunità di San Patrignano hanno presentato le loro testimonianze con l'obiettivo di sensibilizzare gli studenti sui rischi della dipendenza e di offrire loro un messaggio di speranza e di rivincita e hanno ribadito che è possibile superare grandi fragilità esistenziali e costruire così una vita più sana e più appagante».

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