Fiori, piante, oggetti che ricordano chi non c’è più, statue, lumini, vasi e  persino le foto dei defunti con tanto di cornice.

È l’elenco di tutto ciò che viene rubato al cimitero di Cabras dai ladri di turno. Senza dimenticare poi stracci, scope, detersivi e palette per pulire le tombe. All’interno del cimitero di Cabras i furti ormai sono all’ordine del giorno.

Tanti cittadini sono esasperati e chiedono un intervento del Comune. «Tutto questo è vergognoso, sia nei confronti di chi non c’è più ma anche di chi con amore e sacrificio si reca in quel luogo sacro per avere un minimo di conforto prendendosi cura dei propri defunti - si sfoga Maria Vittoria Atzori dopo aver scoperto diverse volte che dal loculo del papà sono spariti i fiori - È miserabile e ignobile. Trovo che sia di una gravità inaudita ciò che sta avvenendo giornalmente nel nostro camposanto, oltremodo incomprensibile è il ruolo che sta assumendo il Comune».

Ma non solo furti. Ultimamente ci sono stati anche diversi atti vandalici. Sulla vicenda interviene il sindaco di Cabras Andrea Abis:

«Le segnalazioni sono tante, è vero. I furti avvengono in varie zone e l’unico operaio presente che si occupa però dell’assistenza e della pulizia non può affrontare questo problema.  Ecco perché a breve il servizio di video sorveglianza sarà aumentato anche nel cimitero. Purtroppo devo dire. In un luogo sacro non dovrebbe esserci bisogno di agire in questo modo.  Questo comportamento scorretto da parte di alcune persone crea danni morali non indifferenti. È un'offesa verso chi non c’è più».

Abis fa un appello: «A chi è solito rubare chiedo di pensarci bene prima. Un fiore rubato da una tomba non ha più senso. Non crea nessun beneficio». 

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