Ci sono voluti più di otto anni e tre mandati amministrativi: ma, finalmente, il Consiglio Comunale di Bosa ha dato il via libera al

progetto per la realizzazione del canale di raccolta delle

acque collinari a nord del centro abitato, località

S’Aladerru.

Forse ci sono voluti meno anni a costruire templi e cattedrali.

Il fatto è che quel canale transitava su terreni di tizio o su quelli di sempronio, guarda caso tutti in qualche modo legati a consiglieri comunali.

In alcune sedute della passata legislatura, non fu possibile

discutere della questione perché mancò il numero legale: usciti dall’aula tutti coloro che avevano un qualche interesse diretto od indiretto, semplicemente non fu possibile discutere dell’argomento. Ora il progetto, importantissimo per la messa in sicurezza del

centro abitato dagli allagamenti provenienti dalle acque collinari, è finalmente entrato nella fase attuativa.

Il canale sorgerà a monte della strada di circonvallazione del Castello, tagliando diversi terreni proprietà privata e, soprattutto, spezzando in due la strada che corre da Bosa verso la campagna del Temo e la diga di Monte Crispu.

Il canale attraverserà il percorso che sarà segnato da un guado e non da un ponte, considerato che la Soprintendenza ha preferito preservare lo sguardo d’insieme verso le colline piuttosto che garantire la continuità della strada verso la diga, che verrà spezzata

dal transito del canale.

In condizioni di straordinarie precipitazioni, quando il canale sarà in piena, il transito verso la diga non sarà possibile.

Su questo Amministrazione e tecnici dovranno discutere e trovare

una soluzione utile a garantire entrambe le esigenze.
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