Dopo dieci anni di chiusura, Bosa potrà riappropriarsi finalmente (e si spera  in tempi rapidi)  del suo teatro civico di piazza Gioberti.

La Giunta guidata dal sindaco  Piero Casula ha infatti approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo, atto che precede  l'appalto dei lavori di completamento della struttura.

Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Federico Ledda, spiega come si è arrivati alla definizione di una vicenda lunga ed articolata  che sta privando per tanto tempo  la capitale della Planargia della possibilità di poter usufruire dell’importante luogo culturale, non solo bosano ma di tutto il territorio.   

«Dopo la chiusura al pubblico nel 2014 - evidenzia l’assessore Ledda- , in  seguito del finanziamento delle opere da parte della Regione è stata affidata  nel 2018 la  progettazione. Il primo lotto del finanziamento ammonta  a 200 mila euro integrato da altre  23 mila come  quota parte da bilancio comunale. Di questi   destinati alle opere sono  circa 160 mila – aggiunge Ledda - ed i  lavori da eseguire consentiranno principalmente di adeguare l’impianto  antincendio delle strutture esistenti  e ad interventi di sistemazione dell'impermeabilizzazione del tetto e ripristino di parti murarie ammalorate.  Contestualmente all'avvio di queste opere – sottolinea il vice sindaco-  grazie al lavoro puntuale dell'on. Alfonso Marras, la Regione ha assegnato ulteriori 180 mila euro per la realizzazione di ulteriori opere accessorie. Dopo cinque anni – conclude Ledda- si vede finalmente prossimo l'avvio delle opere con la conseguente riapertura al pubblico e funzionamento della struttura, interdetta da quasi 10 anni».

 La storia. Quello che prima era anticamente il mercato  si decise di trasformarlo in teatro civico e una quindicina di anni fa fu trasformato e ultimato. Iniziò ad ospitare  importanti manifestazioni non solo culturali e di  spettacolo ma anche  come eventi come  ad esempio nel 2013 la Borsa internazionale del turismo attivo.

«Successivamente – ricorda il sindaco Piero Casula-  l’amministrazione comunale guidata da Luigi Mastino, ritenne di chiudere  la struttura in quanto  non esistevano più i requisiti di sicurezza per tenerla aperta. Nel 2018 – aggiunge Casula-  arrivarono le risorse per realizzare gli interventi ma alcune problematiche di tipo progettuale riscontrate e che non state semplici da superare, a cui si è aggiunto il periodo dell’emergenza Covid, hanno fatto slittare l’inizio dei lavori  che ora potranno però essere finalmente appaltati, dopo il via libera dell’esecutivo al progetto esecutivo».

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