Sulla forte preoccupazione espressa in Consiglio comunale a Bosa dalla consigliera di opposizione  Rosalia Acca in merito al  definanziamento di  oltre sei milioni di euro per la realizzazione di opere per il  rischio idrogeologico, il sindaco Piero Casula  si difende e contrattacca.   

«Questa è una normale prassi – afferma -  quando ci sono delle scadenze, entro le quali si devono spendere le risorse a disposizione per evitare che vengano stornate alla stessa regione. Così come scritto in delibera, le opere finanziate con il mutuo infrastrutture, a causa del complesso iter di progettazione e autorizzazione, non possono rispettare le tempistiche previste dal Piano e cioè  15 novembre 2023».

Il primo cittadino evidenzia come le somme rientreranno in possesso delle casse bosane: «L'assessore ha proposto di destinare le somme definanziate, circa 40 milioni in tutta la Sardegna ad altri interventi prontamente cantierabili. Somme  -sottolinea Casula - destinate ad altri importanti interventi, tra i quali sono ricompresi finanziamenti aggiuntivi per il comune di Bosa. Ad ogni modo - conclude - se ne avranno il piacere, invito le consigliere Acca e Carlini ad un confronto pubblico costruttivo   sul tema finanziamenti e  lavori pubblici, dove ognuno potrà rappresentare le proprie tesi».

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