Bosa, approvata dal Consiglio la richiesta alla Regione per la concessione del Temo
La delibera ha ricevuto il via libera con i voti favorevoli della maggioranzaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Via libera dal Consiglio per la richiesta alla Regione della concessione (sei mesi all’anno), dei tratti banchinati in riva destra e sinistra del Temo, posti fra il ponte vecchio e lo spazio antistante il seminario vescovile. Delibera approvata con i voti favorevoli della maggioranza, mentre i due gruppi di minoranza guidati da Angelo Masala e Alessandro Campus si sono astenuti ad esclusione della consigliera Cristiana Cacciapaglia che ha votato contro.
La proposta è stata illustrata dal tecnico incaricato Luciano Biggio. Il sindaco Alfonso Marras ha difeso la scelta, parlando di «svolta epocale». I consiglieri di opposizione hanno rimarcato invece una serie di criticità, legate in primis alla temporaneità della concessione. Così Alessandro Campus: «Terminato il periodo di utilizzo cosa succederà ai natanti? Di chi sarà la responsabilità?» Eligio Urgu ha chiesto invece «a chi competessero le spese per la sistemazione degli ormeggi e della fornitura dei servizi». Il sindaco Marras al riguardo ha ribadito «che tutto sarà oggetto di apposito regolamento».
Articolato l’intervento della consigliera Cacciapaglia, prima di votare contro. «La proposta di valorizzazione del fiume con una mera individuazione dello specchio acqueo per una concessione temporanea, porta con sé una serie di dubbi che rimangono tali», ha detto. «In un contesto in cui è assente ogni tipo di manutenzione, dell’alveo del Temo e delle opere idrauliche, con interventi interamente rientranti nella responsabilità comunale, urgenti e necessari a garantire la navigabilità oltre che la sicurezza idraulica, trovo sia destituito di credibilità a queste condizioni il proposito di assumersi la responsabilità gestionale degli approdi».
La consigliera di opposizione ha poi concluso: «Mi auguro che si proceda all’implementazione del piano di manutenzione dell’alveo che giace nei cassetti dal 2020, precondizione a garanzia della sicurezza idraulica e della navigabilità».