Baratili San Pietro, nessuna risposta per i genitori dei bambini rimasti senza pediatra
Silenzio dopo la protesta dei passeggini dello scorso 9 dicembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un silenzio che fa rumore e che sta per trasformarsi in una nuova pretesa, più eclatante però. Dopo l'invasione dei passeggini in strada da parte di tantissimi genitori della provincia nel centro di Baratili, lo scorso 9 dicembre, per "gridare" che i bambini non possono stare senza assistenza sanitaria, dalla Asl ancora non sono arrivate risposte a quanto è stato chiesto lo stesso giorno al commissario straordinario della Asl 5 di Oristano Federico Argiolas.
In concomitanza con la protesta, infatti, si è tenuta, sempre a Baratili, anche la Conferenza dei sindaci del Distretto sanitario e dei vertici della Asl, per affrontare i problemi legati all’assenza del pediatra che obbliga i genitori, anche per patologie lievi o per la semplice necessità di una prescrizione medica, a rivolgersi al pronto soccorso di Oristano. Gli organizzatori della manifestazione, due giorni fa, hanno inviato anche le 360 firme raccolte in dieci giorni per denunciare tutti i disagi che stanno colpendo tantissimi genitori con bambini piccoli rimasti senza pediatra. La documentazione è stata inviata ai 24 Comuni del distretto sanitario, all'Asl, alla Provincia, al Prefetto e anche al Garante regionale per l'infanzia.
«Il 9 dicembre abbiamo fatto tanto rumore, abbiamo spiegato le enormi criticità che vivono le famiglie senza dottore, ma ancora nessuna risposta», spiega Alessio Fanari, uno degli organizzatori della protesta, «la mia domanda è: cosa stanno aspettando? Dobbiamo ancora invadere il pronto soccorso dell'ospedale?».
Fanari non punta il dito solo contro la Asl: «Ribadiamo ancora una volta che i sindaci hanno responsabilità politiche», dice, «devono capire che sono i portavoce dei cittadini, devono pretendere che i problemi vengano risolti. Se ogni comune si attivasse con delle delibere di giunta per segnalare e pretendere delle risposte, sarebbe un segnale forte. Ribadisco, come del resto abbiamo chiesto, che si potrebbe ipotizzare anche l’attivazione di ambulatori pediatrici o, in alternativa, l'apertura di un accesso dedicato come al pronto soccorso pediatrico».
