Da tutta Italia saranno in 400, fra questi anche 70 avvocati oristanesi.

Voleranno domani per la Tunisia, destinazione Sousse, con un obiettivo di tutto rispetto: riaprire l'Hotel Imperial, chiuso da due anni dopo l'attacco terroristico costato la vita a 39 persone.

Si tratta dell'iniziativa "per la democrazia e la pace" messa a punto dal Consiglio nazionale forense insieme all'Ordine nazionale degli avvocati tunisini.

Per quattro giorni, fino a domenica 21, sono in programma convegni ospitati proprio all'Hotel Imperial.

Il ritorno alla vita attraverso i dibattiti ma anche in un gesto: un tuffo collettivo nelle acque di quella spiaggia presa d'assalto due anni fa.

Hanno aderito all'iniziativa anche 200 avvocati francesi, spagnoli e di altri Paesi europei.

Da diverse città italiane domani il decollo di charter grazie all'impegno del coordinatore della Commissione diritti umani del Cnf, Francesco Caia.

Un contributo decisivo per l'organizzazione dell'evento è arrivato dall'ordine di Oristano, con la presidente Donatella Pau che ha creduto nella sua importanza.

Agli incontri, parteciperà anche l'ex presidente dell'avvocatura tunisina, Abdelaziz Essid, sotto la cui guida fu attribuito il premio Nobel per la pace 2015 come parte del "Quartetto per il dialogo nazionale".
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