L'Ardia di ieri mattina, quella più intima e senza il gran pienone della sera precedente è stata condotta senza nessuna sbavatura da sa prima pandela Marco Mongili.

Perfetta la spericolata discesa da “Su Frontigheddu”, apprezzata dal numeroso pubblico, che nonostante la giornata feriale, non è voluto mancare per assistere all’evento che ormai viene definito da tutti la vera festa del popolo sardo. Tecnicamente ineccepibile anche la discesa dal santuario verso sa muredda, per il rituale dei giri in senso orario e antiorario. Qui il capo corsa non ha mostrato alcun tentennamento nel condurre il gruppone dei cavalieri al galoppo sfrenato sino alla chiesa per la conclusione della manifestazione. Circondato dall’abbraccio e dall’affetto  commosso di familiari, amici, cavalieri e pubblico, Mongili  ha ricevuto saluti e  complimenti non certo di circostanza, con una grande dimostrazione di affetto, nei confronti della prima bandiera ma anche delle altre pandeleddas Pier  Giuseppe Spada e Alessandro Nieddu.

Tutti  hanno ringraziato con il volto sorridente e disteso dopo aver scaricato la naturale tensione per aver svolto un compito importante onorando San Costantino. La messa di ringraziamento celebrata all’esterno del  santuario dal parroco don Battista Mongili, alla presenza delle stesse bandiere,  ha sancito il toccante  momento religioso. Prima della benedizione lo stesso don Mongili ha ringraziato tutte le associazioni e persone che a vario titoli hanno contribuito varie componenti e persone.

«Quella di stamattina l’ho vista più bella», commenta il profondo conoscitore dell’Ardia Gianni Meloni che giovedì sera ha commentato in diretta la corsa su Videolina insieme a Giacomo Serreli e Maurizio Casu, con una cronaca molto apprezzata e che ha fatto registrare un ascolto record soprattutto dalla Penisola e dall’estero

Dopo la messa, la rituale corsa sfrenata  ancora verso Su Frontigheddu ha sancito la chiusura dell’Ardia 2023. Particolarmente toccante il rientro di Marco Mongili nella sua abitazione, dove è stato accolto da un grande applauso, con banda musicale, fucilieri,  cavalieri e ospiti che hanno consumato il classico invito in un bel momento di aggregazione e amicizia. Stessi momenti di convivialità vissuti nelle abitazioni del parroco, del sindaco e delle altre due bandiere. Nel pomeriggio grande partecipazione alla processione per San Costantino che ha di fatto sancito la fine di una lunga ed intensa giornata di festa  per la comunità sedilese.

Il primo consuntivo  è assolutamente da considerarsi positivo, con la perfetta macchina organizzativa e della sicurezza svolta in maniera impeccabile. Ottimo il lavoro dei componenti e dei volontari dell’associazione Santu Antinu guidata da Anna Rita Nanu, dell’ associazione “fusileris” capeggiata da Mario Melosu, della protezione civile, dei vigili urbani e delle forze dell’ordine di polizia, carabinieri, guardia di finanza , forestale  che in maniera discreta hanno controllato che tutto andasse al meglio.

La parte religiosa della festa è stata invece  coordinata  al santuario in maniera impeccabile dalla prioressa Lalla Atzas e dalle componenti del consiglio di San Costantino. 

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