Ardia, ancora polemiche sulla sicurezza dell’evento
Le prescrizioni del Comitato provinciale hanno fatto infuriare l’intero paese, a partire dal sindaco PesPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Proprio alla vigilia della festa solenne di Sant’Isidoro patrono del mondo agropastorale, che rappresenta di fatto la prima uscita ufficiale delle prime tre bandiere dell’Ardia a cavallo Leonardo Pes, Mario Nieddu e Andrea Pes, in paese tengono banco ancora le polemiche legate alla sicurezza.
Frizioni acuite in modo particolare dopo la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutasi nei giorni scorsi ad Oristano, con il prefetto Salvatore Amgieri che ha chiesto agli organizzatori “collaborazione e rispetto della normativa vigente”.
Prescrizioni ministeriali che se attuate in maniera puntuale, prevedono tra l’altro l’uso di caschetti e giubbotti protettivi per i cavalieri , ma anche transenne, pista a prova di infortuni, tecnico di controllo, antidoping e alcol test, addetti lungo il percorso. Obblighi che hanno fatto infuriare il sindaco Salvatore Pes.
“L’Ardia è una manifestazione tradizionale religiosa – precisa ancora una volta il primo cittadino - e non può essere assimilata a un concerto o evento sportivo di qualsiasi genere”.
In paese tutti la pensano allo stesso modo e i commenti non mancano. Anche l’ingegner Tonino Manca uno dei maggiori esperti dell' Ardia, condivide in toto la linea espressa dal sindaco.
“Sono le comunità locali che devono essere protagoniste nell'organizzazione delle loro tradizioni e degli eventi che come in questo caso hanno una forte caratterizzazione religiosa e non possono essere in alcun modo paragonati a iniziative di altro genere con i cavalli. D'altronde anche l'autorevole parere del professor Andrea Pubusa che non è certamente l'ultimo arrivato, la dice tutta sulla bontà della scelta di proseguire l’Ardia esattamente come si è conosciuta sino ad oggi, pur agendo doverosamente in sinergia con tutte le istituzioni e le forze dell’ordine per uno svolgimento ottimale della manifestazione che non è solo dei sedilesi ma patrimonio di tutta la Sardegna.”
Concetti ribaditi più volte nella riunione in Prefettura dove è stato messo in luce come, parroco, cavalieri, sindaco, associazione Santu Antinu e tutta la comunità, hanno sempre garantito piena collaborazione con i soggetti preposti per la riuscita della manifestazione.
Posizione identica da parte di Angelo Porcu, presidente del comitato Santu Antinu, che tocca anche altri aspetti più concreti. “Noi siamo il braccio operativo della complessa macchina organizzativa dell’Ardia, stiamo lavorando da mesi con passione e impegno, ma dovremo sapere in tempi rapidi se tutto si svolgerà come sempre oppure no”.
L’intero paese è in trepida attesa per capire quello che accadrà. “Chiediamo e pretendiamo rispetto – insiste a nome della comunità il sindaco Pes - perché la fede e i valori profondi come l’identità sono l’ espressione massima di cultura e tradizione. Il coraggio di cui si nutrono i nostri cavalieri e tutta Sedilo non sono elementi barattabili se snaturalizzati.”