Il giudice del Tribunale di Oristano ha riconosciuto il reato di maltrattamenti di animali. E così oggi ha condannato Antonio Mamusa di Arborea a due mesi e venti giorni, per aver colpito un gatto con un martello, causandogli lesioni e facendolo cadere dalla tettoia.

La querela era stata presentata dai nipoti e vicini di casa, Simonetta Zurru ed Enzo Melis, dopo l’episodio che risale all’ottobre 2021. La coppia (rappresentata dall’avvocata Patrizia Frau) denunciò ai carabinieri di Arborea di aver visto il proprio gatto camminare su alcune tavole disposte su una tettoia nello stabile dello zio e di aver notato che l’animale era stato colpito sul muso con un martello. Subito dopo l’animale, sempre secondo la denuncia, era precipitato al suolo e poi di lui più nessuna traccia. Il gatto era sparito.

In seguito agli accertamenti, il sessantasettenne era stato raggiunto da un decreto penale di condanna al quale si era opposto. Stamattina il processo con il rito abbreviato chiesto dall’avvocata Greca Mureddu, secondo la quale non ci sarebbe stata la prova della responsabilità dell’imputato. Il pm Valerio Bagattini aveva, invece, sostenuto  il contrario chiedendo, alla fine della requisitoria, la condanna al pagamento di una pena pecuniaria di quattromila euro. Il giudice Salvatore Carboni ha, infine, accolto l’istanza della accusa, condannando però l’imputato a due mesi e venti giorni.

© Riproduzione riservata