«Vogliamo che Laore mostri i documenti sulle terre di Arborea concesse a Bonifiche Ferraresi, per un totale di 400 ettari».

Chi alza la voce è il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Emanuele Cera, che 5 mesi fa aveva presentato una richiesta formale all’Ente, esattamente il 7 giugno scorso, rimasta però inascoltata. Ecco perché Cera ora è pronto a chiedere l’intervento della presidente Alessandra Todde fino ad arrivare al Tar.

Cera esprime profonda preoccupazione: «Questa grave omissione è inaccettabile e mina profondamente il principio di trasparenza e di corretto funzionamento delle istituzioni pubbliche – dichiara  - Non è tollerabile che un consigliere regionale venga privato della possibilità di accedere a documenti necessari per l'espletamento del proprio mandato. È nostro diritto e dovere vigilare sulla gestione della cosa pubblica».

Cera è determinato ad andare fino in fondo alla questione, riservandosi di interessare «dapprima il Difensore Civico Regionale, successivamente, se necessario e la Presidente Todde non interverrà, come da invito anche del presidente del Consiglio regionale, mio malgrado, sarò costretto a rivolgermi alla Procura della Repubblica, affinché si accerti l'eventuale reato di omissione di atti d'uffici. L’ostruzionismo dell’Agenzia Laore è inaccettabile e desta forti perplessità».

L'onorevole Emanuele Cera invita l'Agenzia Laore a rispondere prontamente  alla richiesta di accesso agli atti avanzata ormai da oltre cinque confidando che la trasparenza e l’integrità del sistema pubblico regionale prevalgano su ogni forma di ostacolo burocratico e che, finalmente, venga assicurata la piena tutela delle prerogative consiliari. «La tutela della trasparenza e della legalità è un dovere istituzionale che intendo perseguire con tutti i mezzi a mia disposizione», ha concluso Cera.

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