La cucina come terapia. Per sentire meno i dolori, per non pensare troppo. Per Marcella Frau, cuoca, il cibo è stato la sua salvezza, una forza enorme quando “un’ombra nera”, così dice lei, improvvisamente si è presentata. Ma anche quando i capelli ormai erano solo un ricordo per via della chemioterapia, necessaria per curare un tumore al seno.

La chef, patronne del ristorante “Era Ora”, ad Arborea, paese dove lavora e vive da tantissimi anni, è una delle tante donne sarde che ha deciso di farsi curare lontano dall’Isola, a Milano, all’Istituto Europeo Oncologico. Ospedale al quale la chef da tempo destina dei fondi per la ricerca grazie a pranzi “speciali”. Per Marcella Frau la voglia di aiutare chi era riuscito a curarla era tanta, ecco perché da due anni la cuoca di Arborea organizza un evento solidale.

Marcella Frau
Marcella Frau
Marcella Frau

«Organizziamo, con amici chef e camerieri, dei pranzi speciali utili per raccogliere fondi da destinare allo Ieo per la ricerca e la prevenzione», racconta. «L’ultimo è andato in scena pochi giorni fa: siamo riusciti a raccogliere 4.350 euro. Gli chef hanno cucinato gratuitamente, come non hanno preso un euro i camerieri. Per sostenere la causa della lotta ai tumori femminili tutti i prodotti utilizzati sono stati donati dalle aziende locali. Un gesto che mi ha riempito di gioia, un gesto che può fare la differenza».

Per l'occasione era presente anche la dottoressa Viviana Galimberti, autrice della scoperta del cosiddetto “linfonodo sentinella” e direttrice della divisione senologica allo Ieo. Ma anche il dottor Daniele Farci, responsabile del reparto oncologico della Piccola casa di cura di Decimomannu dove la cuoca ha effettuato le prime terapie.

© Riproduzione riservata