Anno da record per la sezione Avis di Paulilatino: nel 2017 sono state raccolte ben 261 sacche.

Un numero che colloca il sodalizio dell'Alto oristanese tra i primi posti in provincia.

Sabato scorso con la raccolta di 41 sacche di sangue si è chiuso l'anno sociale.

"Potevamo fare anche di più, ma alcune contingenze non ci hanno permesso un risultato ancora più eclatante. Ci prepariamo per il prossimo anno con rinnovato entusiasmo. Vorrei ringraziare tutti i componenti del direttivo che mi coadiuvano in questa bella avventura e tutti i donatori sempre puntuali ed entusiasti. Vorrei inoltre ringraziare il presidente dell'Avis provinciale ed il personale del Sit dell'Ospedale di Oristano, che, vista la richiesta, ci hanno concesso ben quattro raccolte straordinarie", sottolinea il presidente Massimo Usai.

E per questo ultimo scorcio dell'anno l'Avis intende promuovere una serie di iniziative dirette a sensibilizzare ulteriormente sull'importanza delle donazioni e a creare momenti di aggregazione.

La mattina del 12 dicembre, nella piazza principale del paese, sarà addobbato un albero con la collaborazione delle due scuole dell'infanzia e della scuola primaria.

"Sarà per noi il simbolo della solidarietà e del dono - prosegue Usai -. Ogni bambino elaborerà e ci donerà simbolicamente, un suo lavoretto, una goccia di sangue in tema natalizio da appendere all'albero. La nostra manifestazione, che si chiamerà 'Natale solidale', si concluderà con un vero e proprio atto di generosità da parte dei bambini che saranno invitati a scegliere tra i loro tanti giochi, uno che possa essere donato all'ospedale Microcitemico di Cagliari dove numerosi bambini talassemici che vivono in Sardegna fanno le trasfusioni. A ridosso del Natale, ci rincontreremo con i bambini davanti all''Albero della solidarietà' e Babbo Natale raccoglierà i giocattoli che i bambini vorranno donarci e che noi consegneremo al Microcitemico. Con la nostra manifestazione ci piacerebbe far conoscere ai nostri bambini il mondo dei bambini talassemici, perché se oggi con la donazione di un gioco contribuiscono a rendere più felici questi bambini durante le loro permanenze in ospedale per le trasfusioni, un domani potrebbero, con la donazione del sangue, aiutare a migliorare lo stato di salute di quegli stessi bambini che diventeranno dapprima ragazzi e poi adulti come loro".
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