Il giudice Gabriele Bordiga ha autorizzato a interrompere tutti i trattamenti sanitari ad Andrea Manca, il sindacalista 58enne di Solarussa da oltre due anni in stato vegetativo, condizione che quando si trovava nelle sue piene facoltà aveva definito una «non vita» che non avrebbe mai voluto affrontare.

Per rispettare le volontà, sempre dichiarate, di Andrea, il fratello Alessandro, suo amministratore di sostegno, aveva chiesto al giudice l’interruzione dei trattamenti sanitari (in base alla legge 219 del 2017 sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento).

Tutto è iniziato nell’estate di due anni fa quando il Covid, che allora imperversava, aveva colpito Andrea.

Il 22 luglio 2021 era subentrato un arresto cardiaco, che velocemente portò il sindacalista a uno stato vegetativo e alla dipendenza totale dai macchinari.

Dopo lunghe degenze ospedaliere, Manca è stato ricoverato alla Rsa di Milis dove tutt’ora si trova e dove sarà praticata la procedura di fine vita con tutte le indicazioni prescritte dal giudice.

Antonio Masala

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

«Il curatore speciale avvocato Valerio Martis, nominato dal Giudice dott. Gabriele Bordiga, dichiara: “Le volontà di Andrea Manca sono state rispettate. Nonostante il tema sia particolarmente divisivo, la sentenza presenta inoltre apprezzabili profili che consentiranno di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema del fine vita e del necessario potenziamento delle cure palliative. Sarà ora necessario concentrare ogni sforzo proprio per garantire al signor Manca la minima sofferenza possibile”».

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