Questa volta ad avere la peggio è stato un medico in servizio nel carcere di Massama. Ed è la terza aggressione nel giro di tre giorni nell’istituto oristanese. L’operatore sanitario è stato aggredito da un detenuto dell’Alta sicurezza, l’immediato intervento degli agenti ha evitato conseguenze ben più gravi. Resta il gesto e un clima di tensione altissima all’interno della casa circondariale.

Nei giorni scorsi erano stati aggrediti due poliziotti e adesso la Uil pa chiede l'intervento del prefetto Salvatore Angieri. «Si tratta del terzo episodio in 3 giorni, un dato estremamente preoccupante – commenta il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Michele Cireddu – si deve intervenire immediatamente prima che si verifichino tragedie». La Uil pa ha inviato una lettera al prefetto e ai vertici dell’amministrazione penitenziaria. «Oltre alla sicurezza dei lavoratori e dell’Istituto, è a rischio anche la sicurezza pubblica – si legge nella nota – Pensiamo a quanto accaduto nel carcere di Nuoro con l’evasione di un capo di un associazione mafiosa pugliese, tutt’ora latitante. La situazione attuale in cui versa l’istituto di Oristano non è migliore sia dal punto di vista strutturale che delle risorse umane disponibili ed i numerosi episodi di violenza rappresentano un campanello d’allarme che non può più essere ignorato».

Il segretario ricorda che il personale vive «una situazione di tensione e percepisce la sensazione di abbandono da parte delle Istituzioni – aggiunge – chiediamo un incontro urgente per analizzare la grave situazione e valutare le possibili soluzioni a tale emergenza».

© Riproduzione riservata