Agente sardo ucciso dal collega all'interno del carcere di Torino: Melis "vittima del dovere"
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La lite tra due agenti penitenziari era finita in tragedia: Giuseppe Capitani, 47 anni, aveva ucciso l'ispettore Giampaolo Melis, 52enne di Mogoro (Oristano), poi aveva rivolto l'arma verso di sé e aveva premuto il grilletto.
Per quella vicenda, avvenuta il 17 dicembre 2013 al carcere delle Vallette di Torino, il Tar del Piemonte ha riconosciuto che il poliziotto sardo è da considerare "vittima del dovere", e ha accolto il ricorso con il quale il figlio chiedeva che gli venissero riconosciuti i benefici economici previsti da una precisa legge del 1990 e che, invece, gli erano stati negati dal ministero dell'Interno.
La discussione era iniziata di prima mattina, nel bar interno della struttura carceraria: "Cosa mi state combinando voi? Cosa mi state combinando tu e il comandante?" aveva gridato Capitani a Melis, poi aveva afferrato l'arma e fatto fuoco, per poi spararsi a sua volta alla gola.