A Seneghe nasce l’archivio di Paolo Pili
I documenti, datati fino al 1930, saranno catalogati e custoditi a OristanoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Prende ufficialmente forma la creazione di un inventario del fondo archivistico di una delle figure di spicco nel Novecento in Sardegna, Paolo Pili, che sarà catalogato e custodito all’Archivio di Stato di Oristano. Ad annunciarlo è Michela Poddigue, direttrice dell’Archivio oristanese, che ha ricevuto la donazione della famiglia dell’illustre seneghese, uno dei protagonisti della storia del Novecento sardo.
Una catalogazione secondo i crismi ufficiali archivistici, quindi, del suo ricco patrimonio documentario: «Avremo un inventario completo, grazie al lavoro dell’ex direttrice dell’Archivio, Carla Ferrante. Viene così certificato finalmente tutto il lavoro prodotto da Pili. Dobbiamo ringraziare la famiglia, i figli Raimondo e Battistina, per averci donato questi importanti documenti», precisa Poddigue.
Sarà un inventariato consultabile che, quindi consentirà di accedere direttamente ai documenti, per studiare a fondo la figura di Pili e divulgarne le sue opere e il suo pensiero. I documenti raccolti da Pili giungono fino al 1930, e sono arricchiti dalla testimonianza del suo viaggio negli Stati Uniti per sostenere l'apertura del canale commerciale per la vendita del pecorino sardo.
Nell’archivio è presente anche l’intenso carteggio con Emilio Lussu e con Camillo Bellieni, tutta la bibliografia, e le testimonianze documentarie della nascita del cooperativismo tra pastori e agricoltori, del Silos per il commercio del grano, e della Vernaccia. Senza dimenticare i documenti sulla sua attività politica.
Di recente, inoltre, è stato ristampato il libro scritto da Pili “Grande cronaca, minima storia”: un racconto storico puntuale e analitico sulle vicende della società sarda del secolo scorso.