A Oristano il convegno “La crisi della Sanità in Sardegna”
L’appuntamento sabato 23 alla sala Pomogranato Ascom con politici, amministratori, manager sanitari e comitati per il diritto alla salutePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sanità sarda sempre più in affanno per tanti motivi e responsabilità. Carenza del personale medico-sanitario, difficoltà al mantenimento degli standard di base del servizio sanitario, liste d'attesa interminabili. Tanti i problemi in ballo, per questo giunge a proposito il convegno dibattito “La crisi della Sanità in Sardegna: la necessità di un atto di autonomia”, organizzato dall’Associazione culturale senatore Lucio Abis, sabato 23 presso sala Pomogranato Ascom alle 9.30.
Politici, amministratori provinciali e locali, manager sanitari, comitati per il diritto alla salute dibatteranno per «superare la condizione di denuncia e affrontare una revisione complessiva del modello organizzativo con un adeguamento ai nuovi parametri della sanità pubblica per assicurare l’universalità del servizio sanitario. Quindi la riflessione su proposte e soluzioni innovative per rispondere al crescente bisogno di salute dei cittadini», spiega Pietro Arca presidente dell’Associazione Abis. «Il contesto regionale sardo offre alcuni spunti interessanti e meritevoli di essere analizzati - prosegue Arca- la Sardegna ha scelto di sostenere la spesa sanitaria devolvendo interamente il gettito dei 9/10 dell’Irpef riscossa nella Regione a copertura della spesa sanitaria regionale. Recentemente si è potuto verificare come la
capacità di spesa di questi proventi non sempre arriva al 50% a causa, certamente, di un modello
organizzativo da ripensare e modernizzare. Se da un lato è necessario rivendicare un equilibrio vero fra sanità privata e sanità pubblica, così come fra sanità territoriale e quella ospedaliera, è comunque innegabile che per aumentare la efficienza del sistema, bisogna poter investire meglio sulle risorse umane, sanitarie e strumentali».
Il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione può «rappresentare per la Sardegna una via per strumenti dell’Autonomia più incisivi e in grado di ricostruire un’idea di nuovo servizio sanitario, fondato sulla competitività ma soprattutto imperniato su un lavoro strutturale per la prevenzione quotidiana». Dopo l’introduzione di Arca gli interventi dei relatori: Franco Meloni ex Direttore generale ospedale Brotzu; Ugo Cappellacci presidente XII Commissione Sanità Camera dei deputati, Francesco Agus consigliere regionale componente commissione Sanità, Pier Luigi Ledda segretario generale Cisl Sardegna, Franca Mugittu portavoce Comitato per il diritto alla salute provincia di Oristano e Andrea Montis direttore struttura Neuroriabilitazione ospedale San Martino. Le conclusioni sono affidate a Gianvalerio Sanna presidente del Consorzio Uno-Università; modera il dibattito la giornalista Simona Scioni.