Oristano, in 30mila per il Rimedio
Oggi la festa di Nostra Signora del Rimedio: prime messe all'alba e arrostitori al lavoro per tutta la notte.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Muggini e maialetti negli spiedi. Dolci di mandorla accanto a rosari benedetti. Cosa sarebbe l'8 settembre senza quelli odori e quei colori inconfondibili? Anche questo è il Rimedio. Fede e tradizione. E poi business, tanto. Oggi è il giorno della festa e come ogni anno nel santuario dedicato alla Madonna sono attese oltre 30 mila persone. Un fiume di pellegrini, oristanesi e fedeli che arrivano da lontano. E, dopo una preghiera, non si va via senza un souvenir o un po' di arrosto. Il giro d'affari nella due giorni dei festeggiamenti si aggira intorno ai 150 mila euro.
I NUMERI Ai bordi del piazzale 120 bancarelle: 50 offrono dolci, verdure, carne e pesce arrosto. Nelle altre c'è da sbizzarrirsi tra articoli religiosi, accessori, scarpe e giocattoli. Negli stazzi non mancano grandi tavolate per una cena in compagnia: 20 quintali di maialetti, 45 di pesce (muggini di Cabras, anguille e seppie). «Cinque muggini a 10 euro» si legge su un cartello, ma i prezzi variano in base alla grandezza del pesce. E ci sono anche menù fissi: una porzione di maialetto, salsiccia, verdura, pane a 20 euro.
GLI AFFARI Il business c'è e si vede, gli ambulanti incrociano le dita. «Veniamo per questa festa da 30 anni - osserva Ignazio Cabras di Baressa - c'è sempre tanta gente che dopo la messa si ferma anche tra le bancarelle». Puntuale la tappa tra gli stazzi di carne e pesce. «C'è un continuo viavai di persone - sostiene Luca Perra, macellaio - qualcuno ha già prenotato per la cena». Poco più avanti Augusto Fogheri di Simaxis è alle prese con muggini e seppie. «È una festa molto sentita, l'aspetto religioso si fonde con quello della tradizione». Gli affari vanno, ma nessuno si sbilancia sugli incassi. «Mi sembra che il movimento sia inferiore rispetto al passato, la sistemazione degli stand sulla strada ci penalizza» fa notare Carmelo Corriga mentre armeggia con gli spiedi sulla brace rovente.
I SOUVENIR Folla anche nel piccolo negozio di articoli religiosi. Rosari, medagliette e un'infinità di articoli che ricordano la Madonna del Rimedio, costi accessibili (da 1 a 6 euro) e «l'incasso va tutto alla chiesa» precisano le volontarie. C'è poi la bancarella con i lavori realizzati dai ragazzi del Santa Maria Bambina «con i soldi incassati vorremmo comprare una pianola per i bambini» dicono le assistenti del centro di cura. I pellegrini si fermano e mettono mano al portafogli. «Ho acquistato una spilletta e qualche oggetto per i parenti - dice Mariangela Cau, in pellegrinaggio da Sassari - È la prima volta che veniamo, ora ne approfitteremo per una gita a Tharros».
VALERIA PINNA