Siamo in procinto di essere interessati dalla settima ondata di caldo stagionale, per la quale i modelli di previsione ancora non individuano una chiara chiusura prolungandola almeno fino ai primi di settembre.

A questo punto, viste anche le eccezionali temperature registrate nella prima decade del mese, ci si chiede come mai questa estate siano stati così intensi e frequenti i flussi di aria calda provenienti dall'interno nord africano.

Le cause vanno ricercate nell'ITCZ o "linea di convergenza intertropicale" nella quale si incontrano gli Alisei dell'emisfero Nord e quelli dell'emisfero Sud e che si trova in prossimità dell'equatore.

L'ITCZ varia la sua posizione nel corso delle stagioni, oscillando mediamente da qualche grado al di sotto dell'Equatore nel periodo invernale fino a 18°/19° sopra l'Equatore nel periodo estivo, in stretta relazione all'intensitá dei monsoni delle latitudini tropicali.

Una ITCZ posizionata eccessivamente verso nord comporta inevitabilmente una maggiore espansione degli anticicloni subtropicali e in particolare dell'anticiclone africano verso il bacino del Mediterraneo e l'Europa centro-meridionale.

Come si evince dal grafico allegato, che riporta l'andamento dell'ITCZ nel settore occidentale (quello di maggiore interesse per noi) questa linea si presenta costantemente sopra la media dal mese di maggio con anomalie che in alcune settimane hanno raggiunto i 3° di latitudine e permesso alle cupole di alta pressione di spingersi fino alle alte latitudini europee.

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