I nubifragi che ieri si sono abbattuti su varie zone della Sardegna, dal Sulcis al Meilogu, non sono stati previsti dai radar della Protezione civile. Per oggi, invece, l’allerta è stata diramata solo alle 14, ma nei Municipi l’allerta era già massima. 

Il Comune di Carbonia – città che ieri è finita sott’acqua – avverte che «anche per le giornate di oggi e di domani sono previste condizioni meteorologiche avverse e forti piogge probabilmente già dalle prossime ore». Segue la sfilza di raccomandazioni d’obbligo in questi casi. Una tra le altre: «Fare attenzione al passaggio in sottovia e sottopassi, c’è il rischio di trovarsi con il veicolo semi-sommerso o sommerso dall’acqua». 

Le nuvole minacciano ancora la Sardegna da nord a sud. Mentre si fa già la conta dei danni della violenta perturbazione passata nelle scorse 24 ore. 

«Stagione delle ciliegie in molte aree compromessa, colture da campo e vigneti allagati, senza dimenticare gli ingenti danni agli allevamenti, sia alle strutture che alle greggi, con diversi capi ovini morti»: lo fa sapere in Coldiretti in una nota. 

«Bonnannaro, Thiesi e Mores i centri più colpiti e con il tempestivo intervento dei sindaci molte amministrazioni hanno già deliberato lo stato di calamità naturale. Ma sono tante le aree del Meilogu che hanno vissuto momenti drammatici sotto la furia dell’acqua», dicono dall’associazione di categoria. 

«Siamo vicini alle nostre aziende socie e alle comunità dei Comuni interessati da questa ennesima ondata di maltempo»,  sottolinea il presidente di Coldiretti Nord Sardegna, Battista Cualbu, «Coldiretti è al fianco dei primi cittadini che in passato si sono dimostrati solidali con le nostre vertenze aiutandoci a raggiungere gli obiettivi e di questo gli siamo debitori», aggiunge, «chi di dovere, quanto prima, provveda a verificare i danni e la loro entità».

Pesanti i danni strutturali. A Thiesi sono crollati alcuni loculi del cimitero e la piena ha squarciato l’asfalto della strada che porta a Bessude. La 131, inoltre, è finita sott’acqua a Bonnanaro. 

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