Ha ucciso senza volerlo, mentre tentava di fermare l'uomo che aveva visto dentro il suo bar, mascherato con un passamontagna e armato di piede di porco. Lucio Filippeddu, 55 anni, imprenditore arzachenese, ora conosce le accuse dalle quali dovrà difendersi. Il Procuratore della Repubblica di Tempio gli contesta il reato di omicidio preterintenzionale per la morte del giovane sassarese Franco Muggiolu. Il ragazzo, 24 anni, finì sulla traiettoria del Fiorino guidato da Filippeddu nel parcheggio della stazione di servizio Fiamma 2000, sulla circonvallazione di Arzachena.

INDAGINI CHIUSE Nell'avviso di concluse indagini indirizzato ai legali dell'imprenditore (Marco Petitta e Franca Palitta)il pm spiega le ragioni della tragica fine di Muggiolu. Filippeddu, all'alba del 29 ottobre scorso) gli taglia la strada uccidendolo perché lo ritiene il responsabile dell'ennesimo furto nel suo distributore di benzina. Nel capo di imputazione si parla di presunto ladro. Va ricordato che quando Muggiolu viene soccorso dal 118, purtroppo inutilmente, indossa ancora il passamontagna.

IL RUOLO DEL RIS Gli specialisti del Ris sono stati determinanti in questa complessa indagine partita con un'accusa pesantissima: omicidio volontario. I difensori di Filippeddu incassano un primo importante risultato. Grazie anche al lavoro del Ris di Roma è stato accertato che l'imprenditore arzachenese non voleva uccidere. Intorno alle 3 del 29 ottobre 2009 Filippeddu si precipita nella stazione di servizio Fiamma 2000. L'allarme antifurto segnala una intrusione nel bar del distributore di benzina. Il titolare, già vittima di 15 furti nell'arco di pochi mesi, cerca subito di bloccare le due persone uscite dal locale.

IL DRAMMA Filippeddu, secondo la ricostruzione dei carabinieri e dei periti, corre verso il muro di cinta di un parcheggio. Il Fiorino di Filippeddu gli taglia la strada. Il ragazzo viene colpito alla gamba destra e proiettato verso la parete di cemento. L'impatto è violento e le lesioni alla colonna vertebrale non lasciano scampo a Muggiolu. Per la Procura, dunque, lo studente sassarese è morto perché Filippeddu ha effettuato una manovra fuori controllo per evitare che scappasse. Omicidio preterintenzionale: l'arzachenese non ha investito volontariamente il ragazzo, voleva invece a tutti costi fermare i ladri che (almeno questo riteneva) lo stavano perseguitando da troppo tempo.

I DUBBI A questo punto tutti i nodi dell'inchiesta sono stati sciolti. Inizialmente magistrati e investigatori si sono trovati davanti a problemi che gli stessi consulenti non sono riusciti a risolvere. La dinamica del tragico episodio è tale da lasciare aperte ancora molte questioni. Intanto, però, è stata eliminata l'ipotesi di un omicidio volontario.
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