Era nascosto in mezzo ai cespugli, non molto distante dal punto in cui, otto giorni fa, è stato ammazzato Fabio Longoni. I carabinieri della compagnia di Lanusei, durante un servizio di perlustrazione, hanno ritrovato un fucile nelle campagne di Santa Lucia.

Se l'arma sia la stessa usata dal killer che ha ucciso l'allevatore, 39 anni, di Villagrande lo dovranno accertare gli esperti del Ris, a cui è stata consegnata. Dovrà essere valutata la compatibilità con i quattro bossoli lasciati dall'assassino sul luogo dell'agguato.

LE INDAGINI - Intanto i militari proseguono l'attività d'indagine per cercare di dare un nome e un volto al killer che ha ucciso Longoni e ferito il socio e compaesano Daniele Conigiu (37).

L'allevatore è stato più volte ascoltato dagli inquirenti come persone informata sui fatti. Come lui sono stati sentiti anche parenti, amici e tante altre persone che frequentavano l'ovile di Niu Abila . Nessuno, al momento, risulta iscritto sul registro degli indagati.

A Cagliari intanto i militari del Ris stanno analizzando l'Audi A3 di Conigiu ritrovata nelle campagne di Lotzorai. Sarebbe stata usata dall'assassino per la fuga.

RIPARTIRE DA ZERO - Daniele Conigiu, nei giorni scorsi, avrebbe confidato agli amici più cari la volontà di cambiare vita dopo la tragedia di mercoledì scorso. Basta con la vita di campagna. Sentirebbe l'esigenza di ripartire da zero, chiudendo con il passato recente.

LA SPARATORIA - La mattina del 22 novembre Conigiu e Longoni sono arrivati all'ovile intorno alle 8. I due stavano per parcheggiare l'auto quando sono stati investiti da una pioggia di proiettili. Hanno tentato di mettersi al riparo fuggendo a piedi in direzioni diverse. Daniele Conigiu è stato ferito al polpaccio. Da quel momento di Fabio Longoni si sono perse le tracce. Intorno alle 14 il suo corpo senza vita di è stato ritrovato in un cespuglio di rovi, rannicchiato su un fianco. Intorno a lui neanche una macchia di sangue. A stroncarlo è stata un'emorragia interna.

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