Chi prova a rapinare gli uffici postali della provincia di Nuoro e dell'Ogliastra rischia di andar via con un bottino che non basta neppure per pagare un avvocato. È accaduto anche ai due banditi che di recente hanno dato l'assalto all'ufficio postale di Talana. La cassaforte a tempo non si è aperta e i fuorilegge si sono dovuti accontentare delle poche banconote rimaste nei cassetti. Sì e no, cinquecento euro.

I TEMPI BUI - Sono lontani i tempi un cui svaligiare le Poste era facile quasi come bere un bicchier d'acqua. Tanto è vero che gli sportelli somigliavano a una sorta di bancomat della malavita. Una volta, negli anni Novanta, a Ilbono, i rapinatori arrivarono e andarono via su un ciclomotore con un pingue bottino. Poi venne l'epoca degli assalti con la ruspa, inaugurati ad Arzana. La percentuale di successo degli incappucciati allora era molto alta. Una volta a Gairo - e la storia è rimasta nella memoria - la rapina sfumò soltanto per la straordinaria, coraggiosa reazione dei pensionati che affollavano l'ufficio postale. Non ebbero paura dei banditi armati e li sbatterono fuori a calci. Adesso grazie alle apparecchiature di videosorveglianza, le casseforti a tempo e i sistemi anti intrusione, la vita dei malviventi si è fatta molto più difficile. Basta un dato, per capire. Dal 2014 al 2018 le rapine negli uffici postali si sono ridotte di un terzo. Incrementata la videosorveglianza, potenziata la sicurezza dei caveau, intensificata la vigilanza con la presenza delle guardie giurate in molti uffici. Praticamente inespugnabili gli atm postamat di nuova generazione con macchiatori di banconote e sistemi anticlonazione.

Ufficio Postale (foto Poste italiane)
Ufficio Postale (foto Poste italiane)
Ufficio Postale (foto Poste italiane)

Sul modello di quelli inaugurati qualche giorno fa a Gairo ed Elini. «Poste Italiane - si legge in una nota dell'azienda - è da sempre attenta alla sicurezza di clienti e dipendenti che quotidianamente frequentano gli uffici postali. Anche grazie allo sforzo costante e all'impegno quotidiano dell'azienda in questo campo, negli ultimi anni in Italia si è registrata una considerevole diminuzione del numero di rapine». L'orgoglio aziendale è confermato da un recente rapporto dell'Osservatorio Intersettoriale di Ossif, secondo il quale in quattro anni, come detto in premessa, questo tipo di evento criminoso si è ridotto di oltre il 33 per cento. Nella provincia di Nuoro, sono state sventate il 66 per cento delle rapine».

LE CIFRE - Dei 95 uffici aperti a Nuoro e provincia, ad esempio, ben 92 sono dotati di caveau blindato con speciali casseforti con apertura temporizzata e sono attivi 206 sportelli dotati di RollerCash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti esclusivamente quando l'impiegato conclude un'operazione. «L'effetto deterrente generato da tali accorgimenti - rileva Poste Italiane - ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi degli ultimi anni». Dove non arriva l'occhio elettronico c'è l'uomo. L'azienda ha previsto per gli uffici postali di Nuoro e provincia la presenza di una viglilanza armata durante tutto l'orario di apertura al pubblico: nel corso del 2019, ad esempio, sono state 220 le ore in cui è stata garantita la presenza di una guardia giurata e sono state effettuate 435 ronde ispettive.

LA SICUREZZA - Grande attenzione è riservata anche alla sicurezza dei 44 postamat installati nel territorio della provincia di Nuoro e dell'Ogliastra. Tutti i dispositivi di nuova generazione sono dotati di macchiatore di banconote, che rende inutilizzabile il denaro sottratto in caso di atto vandalico e di sistema elettronico "antiskimming", per impedire la clonazione delle carte di credito». Inoltre, in tutta la città di Nuoro e provincia, sono presenti 69 impianti a circuito chiuso (TVCC) composti da oltre 125 telecamere di videosorveglianza che, oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, consentono attraverso un sofisticato software di videosorveglianza intelligente, di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli sportelli di prelevamento automatico, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell'ordine. Questa infrastruttura di sicurezza ha consentito, nel corso del 2019, di sventare tutti i tentativi di furto avvenuti nel Nuorese.

L'ULTIMO ASSALTO - Il potenziamento delle misure di sicurezza è stato determinante anche per l'ultimo assalto - datato 14 febbraio scorso - all'ufficio postale di Talana. La cassaforte non si è aperta, l'allarme è subito arrivato alle forze dell'ordine. A ciò si aggiunge, sempre e comunque, il fattore umano. Per eveitare che la situazione degenerasse e ben sapendo che il tesoro custodito in cassaforte era al sicuro, la direttrice dell'ufficio si è chiusa in uno stanzino per garantirsi incolumità. «Risulta fondamentale per ogni politica di contrasto alla criminalità - conclude Poste italiane - una continua innovazione tecnologica e la stretta collaborazione con le forze dell'ordine al fine di prevenire gli eventi e, nel caso, di contribuire all'individuazione dei responsabili».
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