È stato rubato il defibrillatore che si trovava all’ingresso del Comune di Tortolì. Se ne sono accorti gli amministratori e i dipendenti mentre, questa mattina, arrivavano alla spicciolata nell’edificio di via Garibaldi per prendere servizio. Un fatto che ha provocato lo sdegno di tutta la comunità che condanna il gesto, da molti giudicato come «ignobile e vile».

«È una vergogna quel che è successo - commenta il sindaco, Marcello Ladu - e di solito chi compie questo genere di atti non si rende nemmeno conto del grande problema che crea ai cittadini, nel caso ci fosse immediato bisogno di usare questo strumento. Uno sfregio quindi contro tutta la comunità, se si pensa che un defibrillatore può contribuire a salvare quasi il 70 per cento di chi si trovi ad avere un arresto cardiaco».

Lo strumento salvavita e di proprietà dell’Avis: «Il furto è irrispettoso anche nei confronti dei volontari che, con tanto sacrificio, dedicano tempo alla comunità», afferma Ladu. Che invita l’autore del furto al ravvedimento: «Restituisca subito il defibrillatore». Sdegno è stato espresso anche da Luca Russo, presidente della sezione cittadina dell’Avis: «Ci auguriamo che in questo periodo quel defibrillatore non serva a nessuno. Auspichiamo che venga restituito». Russo ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Tortolì che hanno avviato le indagini.

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